Vedo la videocassetta di un concerto di Freddie Mercury e vorrei essere come lui.
Vedo tanti tavoli uniti tra di loro nel ristorante dei miei genitori e comincio a ballarci sopra.
Vedo Parigi, me ne innamoro e vado a viverci per un anno o poco più.
Lì vedo maestri e coreografi differenti tra loro, mi fermo a studiare con: Dominique Uber, Nina Dipla, Lola Keraly, Rosalind Crisp, Serge Ricci, Carolyn Carlson, Alexandre Del Perugia (teatro). Vedo che qualche insegnante inizia la sua lezione con una mezz’ora di metodo Feldenkrais e mi innamoro anche di lui. Comincio a praticarlo e da allora non l’ho più abbandonato.
Vedo che anche in Italia c’è un bel movimento, studio e lavoro con:
Cristiana Battistella, Simona Bucci, Abbondanza/Bertoni, Balletto Civile, Van, Valentina De Piante, Iris Erez, La Piccionaia-centro di produzione teatrale.
Vedo Antonella Bertoni e Michele Abbondanza e mi fermo da loro a partire dal 2014.
La Morte e la fanciulla vince il Premio Danza&Danza 2017.
Vedo platee di bambini di fronte a me e mi fermo da Piccionaia dal 2016.
Vedo il bando di Premio Scenario Infanzia e Da dove guardi il mondo? vince l’edizione 2017.
Vedo che vorrei comunicare con le persone avendole fisicamente vicine
e comincio ad insegnare. Grazie ai miei fidati consiglieri, il defunto Moshe Feldenkrais e l’altrettanto defunto Wassily Kandinsky con i suoi Punto, linea, superficie e Lo spirituale nell’arte, sviluppo un mio metodo d’insegnamento in cui le persone sono guidate verbalmente al movimento nel tentativo di generare punti, rette, curve nel proprio corpo e nello spazio che le circonda.
Vedo bambini e ragazzi nelle scuole pubbliche, vedo anziani, vedo persone con diverse abilità, vedo detenuti della Casa circondariale di Montorio (VR), vedo bambini e ragazzi assistiti dai servizi socio-sanitari.
Finora vedo che ci sono punti di passaggio e punti fermi, linee di fuga e linee che tornano su se stesse, spigoli da smussare e spigoli da trovare, esplosioni pronte ad essere innescate ed esplosioni pronte a dormire per lunghi mesi, forme lucenti e colorate e forme opache e sbiadite.
Vedo il mio punto di allegria, ma non so a quanti metri luce sia.